martedì 20 gennaio 2015

La sunna

La Sunna
Se nel Corano è raccolta la rivelazione, gli hadith sono alla base della Sunna, cioè dell’insegnamento che si può ricavare dalla vita e dalle azioni del Profeta (sallahu 'alehy wua sallam). L’hadith è un racconto nel quale, attraverso una catena di testimoni, si risale ad un comportamento del Profeta (sallahu 'alehy wua sallam)  dal quale è possibile trarre un insegnamento; un atto, un gesto, un’affermazione, persino un silenzio dal quale è possibile dedurre una manifestazione del suo pensiero, della sua volontà. Gli hadith furono raccolti da una serie di personaggi diversi dopo la morte del Profeta. Le raccolte più famose sono sei; la più prestigiosa delle quali, ritenuta la più attendibile, è quella di al Bukhari, e, quasi sullo stesso piano, quella di Muslim. Importante è la raccolta di an-Nàwawi, non ampia come le prime due. Attraverso gli hadith ci si può riferire a moltissime tematiche, sia di ambito pubblico che privato. L’importanza degli hadith risiede nel fatto che Muhammad (sallahu 'alehy wua sallam) è considerato dai musulmani come l’esempio per eccellenza del perfetto credente e, come è detto nel Corano, “il migliore degli uomini”, o l’uomo perfetto (insàn kàmil). In altre parole, Muhammad (sallahu 'alehy wua sallam) è considerato il miglior interprete della rivelazione e l’esempio da imitare per tutti i musulmani. Quindi, spesso, ci si riferisce agli hadith su tematiche poco trattate o sviluppate in modo poco chiaro nel Corano. Gli hadith sono, con il Corano, la principale fonte della Sharia cioè della Legge sacra, a cui bisogna riferirsi per comportarsi in modo conforme alla volontà di Allàh. L’aspetto problematico degli hadith è la loro attendibilità. Infatti, nel corso dei secoli, c’è stata una ininterrotta produzione di hadith per giustificare questa o quella scelta o questo o quel comportamento. Un altro aspetto problematico è connesso al fatto che spesso si sono “integrati” o addirittura trasformati alcuni precetti coranici (cioè la volontà e la parola di Allàh) con degli hadith di problematica interpretazione. In base a degli hadith, ad esempio, si giustifica la lapidazione degli adulteri o degli apostati, di cui non c’è nessuna traccia nel Corano.

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